La passione
e l'art
Immagini della fratellanza
Particolare di una delle mani dell’immagine di Nuestro Padre Jesús Nazareno.
Le manifestazioni artistiche più sublimi al servizio della Fede
Una sequenza della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo.
Le immagini sacre venerate dalle diverse confraternite e confraternite costituiscono un vero e proprio museo di strada durante la Settimana Santa, dove si possono ammirare eccezionali esempi delle scuole barocche di Granada e Siviglia.
Le diverse chiese di Baena ed in particolare quelle che sono sedi canoniche di confraternite secolari, ospitano un complesso artistico di singolare rilevanza dove hanno un posto di rilievo le immagini appartenenti alle confraternite della Settimana Santa. In questo modo, nel conventuale di San Francisco gli intagli del Cristo della frustata e di Ecce Homo (popolarmente noto come Jesús de la Ventana), che è legato alla bottega di José de Mora, e a quella di Gesù Nazareno, opera dello scultore sivigliano Miguel de Perea nel primo terzo del XVIII secolo. Degne di nota sono anche la Dolorosa di questa confraternita e quella di Nuestro Padre Jesús del Huerto y San Diego, entrambe realizzate nel 1700 secolo. Le immagini che danno proprietà a quest’ultima confraternita e quella di San Juan dei Nazareno sono anche altre notevoli opere barocche che accrescono il patrimonio di questo tempio dichiarato Monumento di Interesse Storico Artistico nel 1983. Da parte sua, nella chiesa parrocchiale di Nostra Signora di Guadalupe, le immagini che elaborano le confraternite di Dulce Nombre de Jesús, Santo Cristo del Calvario e Soledad de María Santísima e quelle appartenenti all’Arciconfraternita reale di Santo Cristo Resucitado e María Santísima sono venerato Rosario. Nella prima spicca il Cristo de la Sangre, sublime opera legata allo scultore manierista Pablo de Rojas, quella di San Juan (dalla bottega di Pedro de Mena) e quella di Nuestra Señora de la Soledad, attribuita alle sgorbie di Pedro de Mena e José de Mora. Un discorso a parte meritano l’immagine del Cristo del Calvario, opera del XVI secolo che appartiene anche a questa confraternita, e quella della Virgen del Rosario, co-titolare dell’Arciconfraternita della Domenica della Resurrezione.
Infine, nella chiesa parrocchiale di Santa María la Mayor, si venera il Santo Cristo del Perdono, capo della Confraternita del Silenzio. È una delle immagini più antiche della città, la sua estetica rinascimentale pur con reminiscenze tardogotiche che la collocherebbe tra la fine del XV secolo e l’inizio del secolo successivo.